Approvato il regolamento sulle successioni internazionali. Il Consiglio dei ministri della giustizia dell’Unione europea ha detto sì alla proposta della Commissione sul regolamento relativo alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni e degli atti pubblici in materia di successioni e alla creazione di un certificato successorio europeo (http://register.consilium.europa.eu/pdf/en/12/pe00/pe00014.en12.pdf). Il nuovo regolamento che non vincola la Danimarca, il Regno Unito e l’Irlanda, sarà pubblicato nelle prossime settimane sulla GUUE.
“Sono circa 12,3 milioni gli europei – ha precisato il commissario Ue alla giustizia Viviane Reding – che vivono in un altro Stato membro e ogni anno nell’UE si aprono circa 450.000 successioni internazionali per un valore di 120 mliardi di euro”. Indispensabile, quindi, adottare regole Ue in tema di giurisdizione e di legge applicabile per garantire certezza nelle successioni internazionali. Punto centrale è la convergenza, come regola generale, del titolo di giurisdizione e del criterio di collegamento individuati nella residenza abituale del defunto. L’atto Ue, che ha un’intera sezione dedicata alla giurisdizione, attribuisce, salvo diversa scelta, la competenza al tribunale dello Stato membro nel quale il de cuius aveva la sua residenza abituale al momento della morte. Il capitolo II è interamente rivolto all’individuazione della legge applicabile che, salvo diversa scelta, è quella della residenza abituale del de cuius. Articolata la disciplina delle questioni generali (rinvio, ordine pubblico, ordinamenti plurilegislativi). Oltre a disciplinare e semplificare la circolazione delle decisioni e degli atti pubblici, il regolamento, con l’obiettivo di snellire i procedimenti negli Stati Ue, introduce il certificato successorio europeo che permetterà di far valere lo status di erede e di amministratore testamentario negli Stati membri.
Si veda il post del 13 marzo 2012 In dirittura d’arrivo il regolamento Ue sulle successioni internazionali, del 7 giugno 2010
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