La Corte di Cassazione ha diffuso, il 25 novembre, in occasione della giornata internazionale sulla violenza contro le donne, un documento che raccoglie le sentenze più significative pronunciate dalla Corte europea dei diritti dell’uomo nei confronti dell’Italia (Violenza contro le donne). Il documento è stato redatto dal Comitato pari opportunità del Consiglio direttivo presso la Corte di Cassazione e dal Gruppo di lavoro per l’attuazione dei Protocolli con la Corte di giustizia Ue e con la Corte europea dei diritti dell’uomo, con l’obiettivo di diffondere i principi affermati dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, dalla sentenza Talpis in poi. Attraverso l’esame della giurisprudenza, è possibile individuare gli obblighi positivi che gravano sugli Stati al fine di assicurare la protezione delle vittime, senza discriminazione, e impedire una violazione dell’articolo 2 (diritto alla vita) e dell’articolo 3 (divieto di tortura e di trattamenti inumani e degradanti). Dalla giurisprudenza della Corte europea risulta che gli Stati devono non solo prevedere un apparato normativo idoneo a tutela delle vittime di reati che, in effetti, in diverse occasioni, la Corte di Strasburgo ha ritenuto adeguato, ma anche predisporre “misure operative astrattamente idonee a garantire un tempestivo intervento” e azioni concrete e rapide per la tutela delle vittime.
Tra le sentenze esaminate e tradotte in italiano, nel documento è riportata la pronuncia Talpis, quella Landi del 7 aprile 2022, la sentenza M.S. contro Italia del 7 luglio 2022 che ha affrontato la questione della prescrizione, il caso De Giorgi contro Italia del 16 luglio e la pronuncia I.M. del 10 novembre 2022.
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