La Conferenza dell’Aja di diritto internazionale privato ha pubblicato una Guida pratica sull’accesso alla giustizia per i turisti e i visitatori internazionali (turisti) funzionale a fornire un aiuto ai turisti che cercano di accedere alla giustizia per far valere i propri diritti che, talvolta, sia per scarsa conoscenza, sia per i costi, non vengono attivati quando un danno si verifica all’estero. Il turismo è in grande crescita, in particolare dopo i diversi lockdown dovuti alla pandemia, ma questo ha provocato diverse contestazioni per la qualità dei servizi, con non pochi ostacoli per far valere le proprie ragioni a causa dei costi, dei limiti di accesso all’assistenza giudiziaria, della mancanza di informazioni e dell’impossibilità di seguire la propria vicenda nello Stato in cui si sono verificati i disservizi. Tra gli ostacoli spicca anche la mancanza di un’adeguata cooperazione degli organismi nazionali competenti nella protezione dei consumatori.
La pubblicazione contiene un elenco, seppure non esaustivo, dei meccanismi di soluzione delle controversie disponibili in via elettronica, con un’illustrazione del funzionamento delle singole piattaforme, delle regole applicabili, dei criteri di utilizzo e delle questioni legate all’esecuzione.
La seconda parte illustra casi pratici con esempi relativi alle principali origini delle controversie che permettono di comprendere anche le regole contenute nelle convenzioni dell’Aja applicabili ai casi di controversie relative al turismo. Si va dalla perdita di bagagli, ad eventuali danni subiti in albergo negli Stati Uniti, in Brasile e altri luoghi, fino alla cancellazione di crociere per le avverse condizioni meteorologiche. Spazio anche all’analisi di altri atti adottati all’interno dell’Unione europea in grado di facilitare l’accesso alla giustizia, nonché ad altre convenzioni internazionali di carattere regionale.
Aggiungi un commento