E’ stato pubblicato, dal Parlamento europeo, un breve studio sull’attuazione del regolamento n. 650/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 luglio 2012, relativo alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni e all’accettazione e all’esecuzione degli atti pubblici in materia di successioni e alla creazione di un certificato successorio europeo, in vigore dal 17 agosto 2015 (IPOL_BRI(2017)596822_EN).
Lo studio è stato redatto da François Trémosa, notaio a Tolosa, con l’obiettivo di evidenziare i punti più rilevanti di un sistema che coinvolge 200mila notai in Europa. Se certo il regolamento garantisce certezza legale e semplificazione, non sono stati eliminati i rischi di frammentazione in particolare con riguardo a casi che coinvolgono Paesi terzi. Una prima parte del documento è dedicata alle questioni successorie e il regime patrimoniale tra coniugi. Segue un’analisi della nozione di residenza abituale che, a causa dell’opposizione del Regno Unito, non è stata codificata nel regolamento che, però, ha fornito una guida chiara grazie ai considerando n. 23 e n. 24.
Nell’ultima parte, spazio alla professio iuris e alle questioni legate alla giurisdizione.
Nel sito e-justice la modulistica https://e-justice.europa.eu/content_succession-538-it.do?clang=en
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