Sono ancora pochi i Paesi del Consiglio d’Europa che hanno adottato una legislazione specifica in materia di lotta allo stalking. Per assicurare una maggiore tutela delle vittime, soprattutto donne, l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa punta all’adozione di uno strumento ad hoc, da affiancare alla Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e il contrasto alla violenza sulle donne e alla violenza domestica adottata l’11 maggio 2011 (l’Italia ha ratificato la Convenzione con legge n. 77 del 27 giugno 2013) . Il 15 ottobre, il Comitato sull’uguaglianza e sulla non discriminazione ha presentato un rapporto sullo stalking (stalking). Il relatore Gisela Wurm ha sottolineato che solo Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi e Regno Unito hanno una legge specifica e ciò impedisce un’adeguata tutela delle vittime talvolta costrette a fuggire oltre confine. Basti pensare che nel Regno Unito circa il 70% delle vittime di atti persecutori racconta la sua situazione dopo essere stata destinataria di 100 episodi. Non basta, quindi, introdurre il reato nell’ordinamento interno, ma è indispensabile fornire un supporto alle vittime predisponendo fondi adeguati. Senza dimenticare la prevenzione e la lotta al cyberstalking che si diffonde con sempre maggiore frequenza.
Si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/violenza-contro-le-donne-pubblicata-la-legge-di-ratifica-della-convenzione-di-istanbul.html.
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