Alla ricerca di strumenti rapidi e più efficaci per risolvere i casi di sottrazione internazionale dei minori nell’Unione europea, la Commissione giustizia, libertà e sicurezza del Parlamento europeo ha pubblicato uno studio intitolato “Cross-border parental child abduction in the European Union” (PE 510.012, IPOL_STU), curato anche dallo Swiss Institute of Comparative Law (Losanna). Nello studio, dopo un’analisi del quadro giuridico europeo e internazionale, con particolare riguardo al regolamento n. 2201/2003 sulla competenza, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e di responsabilità genitoriale e alla Convenzione dell’Aja sulla sottrazione internazionale dei minori del 25 ottobre 1980, è passata in rassegna la situazione negli Stati membri, incluso un esame dei dati statistici. E’ indubbio che sono necessari miglioramenti soprattutto per intensificare la lotta a decisioni contraddittorie nello spazio Ue e favorire il ricorso, anche ai fini preventivi, alla mediazione. Accanto ai rapporti nazionali, il volume contiene un’analisi della prassi giurisprudenziale della Corte europea dei diritti dell’uomo che ha messo in primo piano l’obbligo, per gli Stati, di rispettare l’interesse superiore del minore.
Lo studio è corredato da statistiche sulla situazione della sottrazione a livello nazionale e internazionale e da una bibliografia.
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