Nella comunicazione annuale su “Migrazione e asilo” presentata il 6 ottobre, la Commissione europea vede tutto a tinte rose e si auto-promuove per le risposte dell’Unione in materia di immigrazione (COM(2022)740, rapporto migrazione e asilo). In realtà, se certo le misure messe in campo a seguito dell’invasione russa all’Ucraina, con l’utilizzo della protezione temporanea, possono essere considerate adeguate, le troppe morti che ancora colpiscono coloro che attraversano il mare per cercare una vita migliore, mostrano un’incapacità ad affrontare in modo adeguato la situazione. La Commissione osserva che gli arrivi irregolari dei migranti che utilizzano le rotte del Mediterraneo sono stati, nel 2022, notevolmente al di sotto dei livelli del 2015, con l’Italia come Stato maggiormente interessato dagli arrivi che invece sono diminuiti a Malta, mentre nel Mediterraneo centrale la pressione migratoria sale su Cipro e scende in Grecia, in cui gli arrivi rimangono inferiori rispetto alla fase precedente la pandemia. Nella rotta dei Balcani occidentali, nei primi otto mesi del 2022 sono aumentati gli attraversamenti irregolari delle frontiere, “un dato di quasi tre volte superiore rispetto al 2021 e pari a oltre dieci volte il totale dello stesso periodo del 2019”.
Per quanto riguarda le domande di asilo, rispetto alle stesso periodo del 2021, balzo in avanti da 290.000 a 480.000 richiedenti: il maggior numero di richiedenti è stato accolto in Germania, Francia e Spagna. Per quanto riguarda gli interventi dell’Unione, la task force per la gestione della migrazione, istituita nel 2020, ha cercato di migliorare le condizioni di accoglienza nelle isole greche, così come in Italia, Malta e Spagna, con finanziamenti e presenza sul campo del personale UE. Tra gli aspetti positivi degli interventi dell’Unione, l’approvazione, a giugno 2022, della dichiarazione di solidarietà, con la costituzione di un meccanismo volontario di supporto. E’ stata istituita una piattaforma di solidarietà a cui hanno aderito 13 Stati membri e Stati associati, che hanno avviato un programma di ricollocazioni. Sui rimpatri, la Commissione ha avviato alcune procedure di infrazione per violazione delle norme Ue.
La Commissione ha anche presentato un allegato con la realizzazione della tabella di marcia per l’attuazione del nuovo patto sulla migrazione e sul’asilo, con i dati sull’impegno degli Stati nel reinsediamento e nell’ammissione umanitaria (allegato).
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