Inizia il quinto anno di guerra in Siria e la catastrofe umanitaria prosegue. Lo scrive l’ufficio per il coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite in una dichiarazione congiunta del 13 marzo (Joint statement on Syria 13March2015 ENG). Basta guardare i numeri: oltre 200mila morti, 11 milioni i profughi, 3,9 milioni i rifugiati in altri Paesi, che ogni giorno rischiano la vita per scappare dagli orrori della guerra.
Non ha funzionato nulla salvo il blocco all’impiego di armi chimiche. Non c’è tregua che tenga. Nessuna strada sembra percorribile. Così continuano i morti, gli orrori dell’Isis, le azioni di Bashar al-Assad. Un fallimento della comunità internazionale lamentato anche da molte ONG che non riescono a far arrivare gli aiuti a causa della situazione sul territorio. Proprio nei giorni scorsi è stato diffuso, da organizzazioni non governative impegnate in Siria, uno studio sull’applicazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza sulla protezione dei civili in Siria (Failing Syria, English), con particolare riguardo alle risoluzioni 2139, 2165 e 2191. Lo studio mette in risalto le falle del sistema e la drammatica situazione sul territorio. Così, malgrado le autorizzazioni del Consiglio di sicurezza alla diffusione di cibo e medicine, a causa delle parti in conflitto, la distribuzione necessaria alla sopravvivenza della popolazione continua ad essere impedita.
Il 17 marzo, intanto, il Presidente della Commissione internazionale di inchiesta sulla Siria, Paulo Sérgio Pinherio, ha tenuto un dibattito con gli Stati, nell’ambito del Consiglio per i diritti umani, illustrando la grave situazione e la continua perpetrazione dei crimini in Siria, primo tra tutti la violenza sessuale nei confronti di donne e bambini (siria).
Si vedano i post http://www.marinacastellaneta.it/blog/dopo-una-paralisi-di-due-anni-il-consiglio-di-sicurezza-interviene-sulla-siria.html, http://www.marinacastellaneta.it/blog/siria-lassemblea-generale-approva-una-risoluzione-di-condanna.html e http://www.marinacastellaneta.it/blog/stati-uniti-regno-unito-e-francia-pronti-allattacco-alla-siria.html
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