Troppe le difficoltà che le vittime di comportamenti anticoncorrenziali, consumatori e imprese, sono costrette ad affrontare per far valere i propri diritti. Per rimediare a queste criticità, la Commissione europea ha presentato l’11 giugno una proposta di direttiva per facilitare le azioni per risarcimento danni avviate da vittime che subiscono conseguenze dalla violazione delle regole di concorrenza (COM(2013)406, proposal_directive_en). Secondo la Commissione, solo nel 25% delle decisioni di condanna alle imprese per comportamenti anticorrenziali, le vittime riescono ad ottenere un indennizzo (impact_assessment_en). Questo comporta la necessità di nuovi e più efficaci strumenti perché le previsioni astratte non bastano e sono ancora troppi gli ostacoli procedurali incontrati da coloro che subiscono danni per comportamenti antitrust. In questa direzione, tra le altre misure, la proposta di direttiva richiede che le decisioni rese dalle autorità nazionali di uno Stato membro siano utilizzabili anche come prova in altri Stati Ue. Da accelerare poi i procedimenti nazionali e da tagliare i costi processuali.
Per la valutazione corretta della quantificazione dei danni (LexUriServ), la Commissione ha adottato una Guida pratica al fine di chiarire i criteri per la corretta determinazione del danno nelle azioni di risarcimento al fine di ripristinare il pieno valore delle perdite, tenendo conto del danno emergente e del lucro cessante (http://ec.europa.eu/competition/antitrust/actionsdamages/quantification_guide_en.pdf).
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