Da un lato migliorare il livello di effettività delle sanzioni e, dall’altro lato, assicurare procedure più trasparenti per il delisting di individui e società dalle backlists. In questa direzione, il Consiglio di sicurezza ha adottato, il 19 luglio, la risoluzione 2744 (2744) che punta a rafforzare l’impiego dei criteri propri dell’equo processo nel sistema Onu e che contiene l’allegato I con le procedure di delisting. Con la risoluzione, approvata all’unanimità e proposta da Malta e Stati Uniti, è stato messo a punto il ruolo del “focal point” per il delisting (stabilito con la risoluzione 1730 del 2006) che raccoglierà, secondo le procedure fissate nell’allegato I, informazioni utili per l’attività del Comitato delle sanzioni competente a decidere sul delisting. La risoluzione prevede un ruolo più attivo del Focal Point che, oltre a essere consultato sulle richieste di delisting, dovrà trasmettere al Comitato per le sanzioni un rapporto con le informazioni necessarie e le motivazioni connesse alla richiesta di cancellazione senza, però, formulare raccomandazioni.
Dopo 18 anni, quindi, il Consiglio ha predisposto un restyling per assicurare una procedura più equa che, però, non intacca l’essenza di tali misure. Inoltre, probabilmente per mettere mano in tempi non troppo lunghi a una modifica sostanziale del sistema, è stato costituito un working group sulle questioni generali relative a questo tipo di sanzioni (allegato II), che si dovrà riunire almeno due volte l’anno per migliorare l’efficacia del sistema sanzionatorio e dovrà presentare al Consiglio di sicurezza un rapporto annuale sull’attività svolta.
La risoluzione si propone, quindi, di assicurare un sistema più equo che porti a una valutazione costante delle sanzioni che non devono essere perpetue, ma certo non incide sul livello delle garanzie procedurali necessarie a tutela gli individui nella fase di inserimento nelle backlists.
Aggiungi un commento