Opportunità, ma anche rischio. Le risorse che arriveranno agli Stati per combattere la crisi economica e sociale dovuta alla pandemia da Covid-19 sono una sicura possibilità di rinascita, ma anche un pericolo perché possono portare a un incremento dei casi di corruzione. Pertanto, il Gruppo di Stati del Consiglio d’Europa contro la corruzione (GRECO), nel rapporto annuale presentato il 15 aprile (Rapporto GRECO), chiede ai Governi misure straordinarie per impedire la corruzione, che potrebbe essere favorita dalla concentrazione di poteri e da deroghe ai diritti fondamentali. A rischio soprattutto il settore degli appalti pubblici con situazioni di conflitti di interessi e ruolo delle lobby sempre più penetrante. Un punto di riferimento per fronteggiare i rischi di corruzione, si legge nel rapporto, può essere costituito dalle Linee Guida del 2020 sulla prevenzione dei rischi di corruzione nel contesto della pandemia (2020).
Nel rapporto del GRECO sono posti in evidenza anche i casi di intimidazione alle autorità giudiziarie: un fenomeno molto negativo perché – osserva il GRECO – la lotta alla corruzione va di pari passo con l’indipendenza della magistratura. Nel periodo oggetto di valutazione, risulta che gli Stati membri hanno attuato completamente solo il 40% delle raccomandazioni del GRECO per prevenire la corruzione di parlamentari, giudici e pubblici ministeri: in testa alla classifica delle raccomandazioni meno eseguite vi sono quelle relative ai parlamentari.
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