Con decreto n. 5/2015 del Presidente del Consiglio dei Ministri, intitolato “Disposizioni per la tutela amministrativa del segreto di Stato e delle informazioni classificate e a diffusione esclusiva” (informazioni classificate), è stato predisposto un rafforzamento della tutela delle informazioni classificate, con precise limitazioni all’accesso alle informazioni, in taluni casi anche da organi esteri. Il decreto, come chiarito dall’articolo 2, si applica alle informazioni coperte da segreto di Stato secondo parametri propri di segretezza nazionale ovvero da classifica attribuita “nel quadro del Trattato del Nord Atlantico, dell’Unione europea o di qualunque altro accordo o organizzazione internazionale di cui l’Italia è parte, o a diffusione esclusiva, che soggetti pubblici e privati abbiano necessità di trattare per motivi istituzionali, d’impresa o contrattuali”. Con il decreto, che rimanda alla nozione di segreto di Stato fissata dall’articolo 39 della legge n. 124 del 3 agosto 2007, si rafforza la tutela delle informazioni classificate che sono distinte in diversi livelli di segretezza ai sensi dell’articolo 19 (segretissimo, segreto, riservatissimo e riservato). E’ anche predisposta la costituzione di una catena di gestione che innova il sistema precedente e che vede al vertice l’autorità nazionale per la sicurezza al cui interno opera l’organizzazione nazionale per la sicurezza con centrali nazionali e locali.
Per il sistema di classificazione Ue si veda http://www.consilium.europa.eu/it/general-secretariat/corporate-policies/classified-information/
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