Pubblicate le statistiche giudiziarie 2018 della Corte di giustizia – Judicial statistics 2018 of the EU Court

Produttività record per la Corte di giustizia e il Tribunale Ue. Il 2018 segna un boom nell’attività di Lussemburgo con la definizione complessiva di 1.769 cause a fronte delle 1.600 del 2017 e una diminuzione delle pendenze, con 2.334 cause nel 2018 a fronte delle 2.420 nel 2017 (CP190039IT_Statistiche giudiziarie 2018 di Corte di giustizia e Tribunale UE). Aumentano anche le cause promosse dinanzi alla Corte di giustizia: sono state 849 le nuove cause che – scrive la Corte – “rappresentano un livello mai raggiunto”, con 110 cause in più rispetto al 2017, che vuol dire +15%. Sono soprattutto i rinvii pregiudiziali a incidere su questo incremento con 568 nuovi rinvii rispetto ai 533 del 2017, segno che il dialogo tra corti funziona. Nel complesso, i rinvii pregiudiziali arrivano a raggiungere il 70% delle cause pendenti dinanzi alla Corte. Con il segno più anche i ricorsi diretti. Sul fronte della produttività, sono state definite 760 cause contro le 699 del 2017. Un record storico, osserva Lussemburgo, accompagnato anche da una diminuzione della durata media dei procedimenti. L’aumento di tempi per i rinvii pregiudiziali, che è passato da 15,7 mesi a 16, è compensato dalla riduzione nella trattazione delle impugnazioni pari a 13,4 mesi, ossia 4 mesi in meno rispetto al 2017. Così anche i ricorsi diretti, che passano a 18,3 mesi contro i 20,3 del 2017. Aumentano, però, le cause pendenti: da 912 del 2017 a 1.001 nel 2018.

Per quanto riguarda il Tribunale, sono state 1.009 le cause definite con un aumento del 13% rispetto al 2017 e con una riduzione del 12% delle cause pendenti. Sale, però, la durata complessiva dei procedimenti che raggiunge 20 mesi.

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