Per arginare le difficoltà nell’applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, l’Agenza europea per i diritti fondamentali ha pubblicato una guida dal titolo “Applying the Charter of Fundamental Rights of the European Union in law and policymaking at national level” (fra-2018-charter-guidance_en). Uno strumento necessario per limitare le incertezze nell’applicazione della Carta che ancora incidono sulla sua attuazione in tutti i casi in cui dovrebbe essere applicata. Secondo l’Agenzia, giudici, operatori pubblici e del diritto, legislatori, raramente si riferiscono alla Carta e quando lo fanno “il riferimento all’atto Ue tende ad essere superficiale”. Questo malgrado la Carta renda alcuni diritti, in particolare quelli sociali, più visibili rispetto ad altri strumenti internazionali.
Per ovviare a questi ostacoli, sia il Consiglio sia l’Agenzia hanno avviato attività di formazione per gli operatori e, a seguito della richiesta del Consiglio, l’Agenzia ha pubblicato la Guida che serve a rafforzare una maggiore comprensione della Carta. Il documento, dopo un inquadramento generale dell’atto Ue e del suo contenuto, tenendo conto dei limiti applicativi di cui all’articolo 51, richiama la necessità di un adeguato controllo da parte degli operatori sull’applicabilità, nei singoli casi, della Carta. Chiarite le modalità di interpretazione, la guida indica gli strumenti utili a verificarne l’applicabilità e, in particolare, fornisce “practical tools” per i legislatori nazionali. In questa direzione, la guida indica due checklists: una focalizzata sull’attività legislativa e l’altra funzionale a individuare se un progetto di legge nazionale è in linea con la Carta. Il documento raccoglie anche la giurisprudenza della Corte di giustizia Ue e della Corte europea dei diritti dell’uomo.
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