Pubblicata la raccomandazione del Consiglio sul reddito minimo adeguato

L’inclusione attiva perseguita dall’Unione europea funziona ma, nonostante l’approccio corretto, gli Stati mettono in campo poche risorse, con la conseguenza che, sul piano interno è ancora diffuso un approccio problematico ai servizi di qualità funzionali all’inclusione sociale e all’integrazione nel mercato del lavoro, con una ridotta copertura del reddito minimo. Per consentire il raggiungimento di migliori risultati e per proseguire nell’attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali, il Consiglio ha adottato una raccomandazione, il 30 gennaio 2023, sull’adeguato reddito minimo che garantisca l’inclusione attiva (raccomandazione reddito minimo) che punta a migliorare il livello di attuazione della raccomandazione 2008/867 approvata dalla Commissione europea. Evidenziato l’allarme povertà, con 95,4 milioni di persone a rischio (dato riferito al 2021), con un maggiore pericolo per le donne e, al tempo stesso, una diminuzione dei trasferimenti sociali sulla riduzione alla povertà, il Consiglio chiede agli Stati membri di “fissare il livello del reddito minimo mediante una metodologia trasparente e solida definita conformemente al diritto nazionale”, seguendo taluni parametri utili per conseguire i migliori risultati tra i quali una valutazione delle fonti di reddito complessive, le specifiche esigenze delle famiglie, il reddito dei lavoratori a basso salario o che percepiscono il salario minimo, il tenore di vita e del potere d’acquisto. Se, specifica il Consiglio, è centrale l’adozione di incentivi all’integrazione e alla permanenza nel mercato del lavoro, è altresì necessario assicurare un sostegno al reddito per coloro che non hanno risorse in grado di permettere un livello che sia almeno equivalente alla soglia nazionale di rischio di povertà o al “valore monetario dei beni e dei servizi necessari, tra cui un’alimentazione adeguata, l’alloggio, l’assistenza sanitaria e i servizi essenziali secondo le definizioni nazionali”. Il Consiglio ha poi fornito alcune indicazioni sulle modalità di copertura del reddito minimo, anche garantendo rapidità nelle pratiche (con decisioni delle autorità amministrative da adottare entro 30 giorni) e tempi rapidi nei casi di reclami e di ricorsi. Gli Stati membri, inoltre, devono garantire un monitoraggio delle iniziative avviate per assicurare l’attuazione di politiche di sostegno al reddito e informare la Commissione delle misure adottate per attuare la raccomandazione del Consiglio.

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