Protezione internazionale: pubblicata una relazione del Massimario della Cassazione

L’Ufficio del massimario e del ruolo della Corte di Cassazione ha pubblicato la relazione n. 94 relativa alle modifiche in materia di protezione internazionale introdotte con il d.l. 20 ottobre 2020 n. 130, adottato per dare seguito alle osservazioni formulate dal Presidente della Repubblica ai decreti sicurezza e per la necessità di tenere conto dei principi costituzionali e internazionali in materia (PROTEZIONE INTERNAZIONALE). La relazione si sofferma, tra l’altro, sulla protezione umanitaria eliminata dal d.l. n. 113 del 2018 e sostituita con alcune residuali ipotesi di permesso in specifiche situazioni. L’indicata protezione non viene ripristinata perché è stata mantenuta la nozione di “protezione speciale”, ma è stato disposto  un ampliamento delle ipotesi in cui il permesso per la protezione speciale può essere rilasciato, con l’inclusione di un richiamo esplicito agli obblighi costituzionali e internazionali dello Stato. Un’ampia analisi è dedicata alle procedure per il riconoscimento della protezione internazionale, alle impugnazioni giudiziali e alle garanzie per le persone sottoposte a detenzione amministrativa. La parte finale del documento è rivolta alla reintroduzione dell’iscrizione nell’anagrafe della popolazione residente del richiedente protezione internazionale, dovuta anche all’intervento della Corte costituzionale che, con la sentenza n. 186 del 2020, aveva bocciato l’articolo 13 del d.l. n. 113 del 2018 il quale aveva precluso questa possibilità.

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