Protezione dei consumatori: necessaria una nozione uniforme

Il servizio ricerche del Parlamento europeo ha diffuso uno studio sulla protezione dei consumatori nell’Unione europea (PE 565.904, EPRS_IDA(2015)565904_EN). Il testo analizza la normativa di diritto comunitario derivato (circa 90 direttive), inclusi i diversi regolamenti nel settore (compresi quelli relativi alla cooperazione giudiziaria civile), partendo naturalmente dalle norme del Trattato (con particolare riguardo all’articolo 169 TFUE) e dall’articolo 38 della Carta dei diritti fondamentali. Spazio anche alle questioni legate alla tutela dei consumatori nel contesto del Transatlantic Trade and Investment Partnership.

L’analisi mette in risalto il cambiamento di prospettiva degli interventi delle istituzioni Ue che ha visto il passaggio da un’armonizzazione tecnica alla protezione dei consumatori come elemento essenziale dell’Europa per i cittadini, con un ruolo centrale dell’Unione europea nella sensibilizzazione e nell’informazione dei consumatori grazie anche alla cooperazione  con il network degli European Consumer Centres e lo European Judicial Network.

Tra i punti deboli della protezione dei consumatori nello spazio Ue, l’assenza di una nozione unitaria che pone taluni problemi applicativi e rischia di creare una tutela differenziata. Analizzate le questioni legate alla qualificazione e alle competenze dell’Unione europea nei diversi settori, dalla sicurezza alimentare ai servizi finanziari, nello studio sono messi in risalto gli elementi di forza, con diverse storie di successo come quella relativa ai costi del roaming, con uno sguardo alle sfide future e alla nuova figura del cosiddetto “prosumer”.

Cfr. il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/in-uno-studio-delleuroparlamento-stato-dellarte-e-strade-da-percorrere-per-rafforzare-il-mercato-interno.html

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