Primi documenti sul restyling della Corte europea dei diritti dell’uomo

A Brighton si prepara il futuro della Corte europea dei diritti dell’uomo. Necessario un restyling. Troppi i ricorsi dinanzi alla Corte che fanno aumentare il carico di lavoro rallentando l’attività dei giudici internazionali impegnati a risolvere casi ripetitivi che potrebbero trovare soluzione sul piano interno. La Corte europea ha divulgato, in vista della Conferenza interministeriale di aprile, un’opinione preliminare del 20 febbraio (2012_Avis_Cour_Conférence_de_Brighton_1820_avril_2012_EN) con la quale i giudici internazionali tracciano alcuni percorsi che potrebbero essere seguiti per evitare che troppi ricorsi poi dichiarati irricevibili piombino su Strasburgo. Per favorire il reale carattere sussidiario dell’organo giurisdizionale internazionale e rafforzare il dialogo tra corti, dovrebbe essere discussa anche la possibilità di inserire una competenza consultiva della Corte. Da Brighton, poi, sollolinea la Corte, dovrebbe arrivare un nuovo impulso alle procedure per l’adesione dell’Unione europea alla Convenzione che segna il passo.

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