Prima Convenzione internazionale sul lavoro domestico

Orari di lavoro ragionevoli, riposo settimanale obbligatorio,  diritto alla contrattazione collettiva. Sono questi alcuni diritti riconosciuti, per la prima volta in un atto internazionale, ai lavoratori domestici. Il 16 giugno nell’ambito dell’Organizzazione internazionale del lavoro è stata, infatti, adottata la Convenzione sulle lavoratrici e sui lavoratori domestici (189), intesi come coloro che svolgono questo lavoro in o per una famiglia o più famiglie (alla Convenzione è annessa una raccomandazione esplicativa). Un testo che, stando alle statistiche dell’Organizzazione, dovrebbe riguardare circa 53 milioni di lavoratori in tutto il mondo (in realtà circa il doppio considerando l’alto numero di lavoratori in nero in questo settore). La Convenzione è destinata a entrare in vigore in tempi rapidi perché è richiesta la ratifica di soli due Stati. Che si dovranno impegnare a eliminare il lavoro minorile nel settore e a riconoscere un salario non inferiore a quello minimo, senza alcuna discriminazione di genere. Sono fatte salve le disposizioni più favorevoli contenute in altri accordi.

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