Il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha presentato, il 22 ottobre, il rapporto contenente “Misure legislative e di altro genere adottate dall’Italia per dare attuazione concreta alla Convenzione di Istanbul ai sensi dell’articolo 68 paragrafo 1” (GREVIO/Inf(2018)14, GREVIO-Inf-2018-14_eng). L’indicata Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e il contrasto alla violenza sulle donne e alla violenza domestica adottata a Istanbul l’11 maggio 2011, in vigore dal 1° agosto 2014, è stata ratificata con legge n. 77 del 27 giugno 2013, che contiene anche l’ordine di esecuzione. Nella Convenzione è previsto un sistema di monitoraggio sull’attuazione dell’accordo svolto dal Gruppo di esperti per le azioni contro la violenza sulle donne e la violenza domestica (GREVIO), costituito oggi da 15 membri eletti sulla base della competenza nel settore dei diritti umani e della tutela delle donne. Il sistema funziona cosi: le Parti presentano al Segretario Generale del Consiglio d’Europa, sulla base di un questionario preparato dal GREVIO, un rapporto sulle misure legislative e di altro tipo destinate a dare attuazione alle disposizioni della Convenzione, che dovrà essere esaminato dal GREVIO il quale terrà conto anche di informazioni di ONG e della società civile. Sulla base di queste informazioni, il GREVIO adotterà un rapporto e delle conclusioni in merito alle misure adottate dalla Parte interessata per attuare la Convenzione. Inoltre, “Il GREVIO può, tenendo conto delle informazioni presentate dalla Parte interessata e di ogni altra informazione attendibile, designare uno o più membri incaricati di condurre un’indagine e di presentargli con urgenza un rapporto. Se necessario, e con il consenso della Parte, tale indagine può includere una visita sul suo territorio”. L’Italia ha presentato il rapporto con ritardo rispetto al termine previsto (giugno 2018). A marzo 2019 è prevista l’eventuale visita del GREVIO in Italia e a gennaio 2020 la pubblicazione delle conclusioni.
Intanto, dal rapporto presentato dall’Italia, che include anche un’analisi delle singole regioni, emerge un quadro a tinte rosa, con interventi, azioni preventive, tutela delle vittime, adozione di un piano di azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere, un Piano strategico nazionale per il periodo 2017-2020. Migliora, a dire del Governo, anche la raccolta dei dati e nel 2019 è prevista la presentazione dei nuovi dati Istat sulla violenza contro le donne. Per quanto riguarda le donne migranti, emerge un aumento delle donne che fanno richiesta di asilo e un crollo nella concessione. Nel 2014 le richieste erano 3.386 arrivate a 9.351 nel 2016. Le domande rigettate sono state 585 nel 2014 e 3.273 nel 2016.
Se dal rapporto risultano numerosi interventi delle autorità italiane, anche nell’organizzazione di campagne di prevenzione, resta il fatto che, nella realtà, sono quotidiani gli atti di violenza nei confronti delle donne, spesso vittime inascoltate. Situazione che ha condotto l’Italia sul banco degli imputati a Strasburgo, con consequenziali condanne (si veda, tra le altre, la sentenza del 2 marzo 2017 relativa al caso Talpis). Resta da vedere come valuterà il rapporto il GREVIO.
Celia Pariona
ottobre 30, 2019interessante sarebbe molto positivo avere aggiornamenti report marzo 2019 Italia ? Grazie