Gli Stati membri devono adottare misure idonee a garantire la partecipazione dei cittadini ai processi di elaborazione delle politiche pubbliche condotti dalle autorità pubbliche a livello locale, regionale e nazionale, con l’obiettivo di rafforzare la democrazia. È quanto richiesto dalla Commissione europea nella raccomandazione (UE) 2023/2836 del 12 dicembre 2023, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, serie L, del 20 dicembre 2023 sulla promozione del coinvolgimento e della partecipazione effettiva dei cittadini e delle organizzazioni della società civile ai processi di elaborazione delle politiche pubbliche (partecipazione cittadini). Chiarito che è preclusa alle autorità nazionali un’ingerenza nella partecipazione pubblica, tra le misure generali richieste agli Stati, la Commissione evidenzia la necessità che le autorità forniscano una diffusione tempestiva di informazioni non solo durante i periodi elettorali e predispongano un ampio accesso, offline e online, ai documenti di base, senza che vengano posti indebiti ostacoli amministrativi. A partire dal paragrafo 11 della dichiarazione sono indicate le misure specifiche come l’introduzione di esercizi partecipativi e deliberativi guidati da cittadini su decisioni e politiche specifiche, seguendo le prassi raccolte durante la Conferenza sul futuro dell’Europa e le linee guida dell’OCSE sulla partecipazione pubblica. Misure specifiche dovrebbero essere adottate per la partecipazione dei più giovani e per sostenere e proteggere lo spazio civico. Va assicurato anche il finanziamento per sviluppare “la capacità delle organizzazioni della società civile di rafforzare la resilienza a fronte di minacce e attacchi e per migliorare la conoscenza dei servizi di sostegno e dei meccanismi di ricorso disponibili”.
Per assicurare lo sviluppo dello spazio civico devono essere individuate anche misure sanzionatorie nei confronti di coloro che compiono minacce, intimidazioni, vessazioni e atti criminali online e offline.
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