L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, António Guterres, prova a dare la sveglia all’Unione europea chiedendo misure urgenti per evitare la serie di tragedie nel Mediterraneo. Centinaia di persone – ha detto l’Alto Commissario in una dichiarazione resa il 15 aprile (mediterraneo) – continuano a morire in quella che è diventata una delle rotte più pericolose per i migranti, molti dei quali fuggono da zone di guerra e da persecuzioni. L’operazione Mare Nostrum non è stata sostituita da meccanismi analoghi con la conseguenza che continuano i morti. L’Italia e la Grecia sono i primi due Paesi per numero di arrivi. L’Onu chiede così all’Unione europea una risposta urgente con un sistema di visti più flessibile e un rafforzamento dei programmi di ricongiungimento. Inoltre, potrebbe essere istituito un sistema di compensazione per le navi che procedono al salvataggio di vite umane e un sistema pilota di ricollocamento per i rifugiati siriani che arrivano in Grecia e in Italia, che erano 50mila nel 2013 e sono arrivati a 123mila nel 2014.
Si vedano i dati recenti diffusi dal Parlamento europeo (EPRS_BRI(2015)551332_EN).
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