I profondi cambiamenti sul piano tecnico e normativo hanno spinto la Corte di giustizia dell’Unione europea ad adottare nuove “Istruzioni pratiche alle parti, relative alle cause proposte dinanzi alla Corte”, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 14 febbraio 2020, LI 42 e in vigore dal 15 febbraio 2020 (istruzioni pratiche). Una necessità dovuta anche alle ripetute modifiche al regolamento di procedura che hanno reso le precedenti istruzioni del 2014 non più adeguate. In particolare, hanno inciso sulla decisione di procedere a questo cambiamento il nuovo trattamento delle impugnazioni di cui all’articolo 58 bis del Protocollo sullo Statuto della Corte Ue e altre modifiche come il nuovo sistema di deposito e di notifica degli atti processuali mediante l’applicazione e-Curia. L’obiettivo – precisa Lussemburgo – è di permettere alle parti di comprendere meglio l’iter relativo allo svolgimento del procedimento dinanzi alla Corte, anche con riguardo al trattamento e alla traduzione degli atti processuali. Le istruzioni non sostituiscono le disposizioni contenute nello Statuto e nel regolamento di procedura e si applicano a tutte le categorie di cause di cui è investita la Corte. Tra le novità, il nuovo sistema di protezione dei dati personali che ha condotto la Corte a trattare, di norma, le cause pregiudiziali in forma anonima.
Il testo fornisce, altresì, le indicazioni sulla lunghezza degli atti: ad esempio, le osservazioni scritte depositate in una causa pregiudiziale non dovrebbero superare le 20 pagine e il ricorso di impugnazione le 25 pagine. Precisate anche le regole da seguire per la forma e la struttura degli atti processuali.
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