No al segreto di Stato nei casi di extraordinary renditions: lo chiede con forza il Parlamento europeo

Allarme tutela dei diritti umani nei Paesi Ue, anche a causa delle extraordinary renditions e dei casi di impunità.

Il Parlamento europeo ha approvato, nella plenaria del 27 febbraio, una risoluzione sulla situazione dei diritti fondamentali nell’Unione europea (2014, 173 diritti umani) con la quale chiede alla Commissione di introdurre un nuovo sistema per assicurare un controllo effettivo della tutela dei diritti umani e dei valori europei negli Stati membri. In caso di violazione, precisano gli eurodeputati, dovrebbero essere previste nuove misure tra le quali il blocco di finanziamenti europei. E’ stata una risoluzione dibattutta e controversa approvata con 312 voti favorevoli, 244 contrari e 27 astensioni. Tra l’altro, nella risoluzione si auspica anche una modifica del Trattato per una maggiore precisazione della nozione di rischio e violazione dei diritti umani. Le segnalazioni più allarmanti riguardano proprio il funzionamento della giustizia nei casi di lotta al terrorismo. In particolare, il Parlamento europeo chiede che gli Stati facciano luce sulle extraordinary renditons e sui ” voli e le prigioni segrete nel territorio dell’Unione”. Nessuno spazio per l’impunità in questo settore tanto più che ” il divieto della tortura è assoluto e che pertanto il segreto di Stato non può essere invocato per limitare l’obbligo degli Stati di indagare su violazioni gravi dei diritti dell’uomo”. Inoltre, “qualsiasi impunità in ragione di una posizione di potere, di forza o di influenza sulle persone, le autorità giudiziarie o politiche non può essere tollerata nell’Unione europea”.

Gli eurodeputati mostrano preoccupazione anche per i controlli e le censure sui media ed esprimono “preoccupazione per la politicizzazione delle corti costituzionali in alcuni Stati membri”.

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