Regole certe sull’orario massimo di lavoro, sui periodi di ferie e sui salari minimi per i lavoratori distaccati con l’obiettivo di garantire una maggiore protezione a oltre un milione di lavoratori che sono distaccati temporaneamente in un altro Paese Ue. Lo chiede la Commissione europea che punta a evitare forme di dumping sociale nella proposta di direttiva sull’applicazione della direttiva 96/71/CE relativa al distacco dei lavoratori nell’ambito di una prestazione di servizi (1_EN_ACT_part1_v11-1) e nella proposta di regolamento sull’esercizio del diritto di promuovere azioni collettive nel quadro della libertà di stabilimento e della libera prestazione di servizi (1_EN_ACT_part1_v15). Modifiche necessarie – dice la Commissione europea – anche per conciliare, come chiede la Corte di giustizia Ue, libertà di sciopero, diritti sociali e libera prestazione dei servizi.
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