Nessun obbligo per il Governo Usa di invocare l’immunità per i funzionari processati in Italia per il sequestro di Abu Omar

La Corte distrettuale della Columbia, il 5 gennaio 2012, ha rigettato il ricorso presentato da una funzionaria del dipartimento di Stato condannata in Italia a cinque anni di carcere per il sequestro di Abu Omar (De Sousa v. Department of State, n. 09-00896, https://ecf.dcd.uscourts.gov/cgi-bin/show_public_doc?2009cv0896-65). La donna riteneva che il Governo Usa avrebbe dovuto invocare l’immunità per impedire alle autorità giurisdizionali italiane di avviare il procedimento nei suoi confronti, anche in ragione della circostanza che, come funzionario del dipartimento di Stato, era stata distaccata presso il consolato Usa di Milano. La donna, inoltre, sosteneva che a seguito della condanna, non poteva più andare in India, dove vive la sua famiglia, perché correva il rischio di essere estradata. La Corte distrettuale ha respinto il ricorso ritenendo che spetta al Governo decidere, trattandosi di una questione politica, in quali casi invocare l’immunità tanto più che anche la Convenzione di Vienna sulle relazioni consolari consente a uno Stato di rinunciare all’immunità dinanzi agli organi giurisdizionali di altri Stati.

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