Una nuova strategia per rafforzare il ruolo dell’Unione europea sul piano internazionale attraverso il multilateralismo basato su regole. Con la comunicazione congiunta presentata il 17 febbraio dalla Commissione europea e dall’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, l’Unione europea punta a interventi diversificati e inclusivi per affrontare le sfide globali che mettono a rischio l’intera umanità e che richiedono una migliore governance multilaterale (JOIN(2021)3, multilateralismo). Nel documento si sottolinea come proprio la pandemia da COVID-19, minaccia di carattere globale, ha fatto prendere maggiore consapevolezza della necessità di rispondere congiuntamente a crisi globali. Questo ha portato, anche nell’ambito del G20, all’adozione di impegni per accelerare l’accesso agli strumenti Covid-19 (acceleratore ACT) e allo strumento COVAX.
Per affrontare sfide globali come la tutela dell’ambiente, la protezione dei diritti umani, lo Stato di diritto, la salute pubblica, la sicurezza, l’Unione europea intende intervenire con soluzioni incentrate su un approccio multilaterale e con una modernizzazione di organizzazioni come l’Organizzazione mondiale della sanità e l’Organizzazione mondiale del commercio. Non mancheranno interventi in ambiti più nuovi come l’intelligenza artificiale e il digitale. In primo piano, la costituzione di nuovi partenariati con Paesi terzi e il restyling di quelli già esistenti, come il partenariato strategico istituito tra l’America latina e i Caraibi (ALC) e l’Unione europea (UE) nel 1999. Fondamentale il dialogo con le Nazioni Unite e con altre organizzazioni regionali come l’Unione africana, la Comunità degli Stati latino americani e dei Caraibi e con l’Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico (ASEAN).
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