Le novità introdotte con il regolamento 2016/679/UE sulla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE, (General Data Protection Regulation) hanno imposto alcuni cambiamenti per numerosi atti Ue. Tra questi il regolamento in materia di iniziativa dei cittadini europei. E’ stato così adottato il nuovo regolamento delegato (UE) 2018/1239 della Commissione, del 9 luglio 2018, che modifica l’allegato III del regolamento (UE) n. 211/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio riguardante l’iniziativa dei cittadini, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 234 del 18 settembre 2018 (2018:1239). Con il nuovo testo sono state modificate le dichiarazioni di riservatezza incluse nei moduli di dichiarazione di sostegno (parte A e parte B) ed è stato fissato un termine di conservazione dei dati non superiore ai 18 mesi a partire dalla data di registrazione della proposta d’iniziativa dei cittadini o di un mese dopo aver presentato l’iniziativa della Commissione. Se l’interessato ritiene che i dati siano stati trattati in modo illecito, è prevista la possibilità di un reclamo a un’autorità di protezione dei dati, in particolare nello Stato di residenza abituale, nel luogo di lavoro o nel luogo della presunta violazione.
Tra le iniziative presentate di recente, il 27 settembre è stata registrata l’iniziativa “STOP FRAUD and abuse of EU FUNDS – by better control of decisions, implementation and penalties” (2018:1471), che si propone di rafforzare il controllo delle istituzioni europee (anche ex ante) e di applicare sanzioni più rigorose negli Stati membri dell’UE che non fanno parte della Procura europea. Il 2 ottobre, invece, è stata la volta dell’iniziativa “Eat ORIGINal! Unmask your food” (eat). Quest’ultima punta a imporre dichiarazioni di origine obbligatorie per tutti i prodotti alimentari con l’obiettivo di prevenire frodi, tutelare la salute e assicurare il diritto all’informazione dei consumatori. Dal momento della registrazione sarà necessario raccogliere le firme a sostegno. Con un milione di dichiarazioni di sostegno raccolte entro un anno in almeno 7 Stati membri, la Commissione sarà tenuta a dare una risposta entro tre mesi, decidendo di dare seguito o meno alla richiesta, con decisione motivata.
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