Misure alternative alla detenzione per i migranti

Aumentano i flussi migratori verso l’Unione europea e, di conseguenza, i rischi per le persone che attraversano ogni pericolo per arrivare in Paesi sicuri. Per garantire un trattamento rispettoso dei diritti umani, l’Agenzia europea dei diritti fondamentali chiede agli Stati membri di utilizzare misure alternative alla detenzione, ritenute troppo di frequente necessarie per rendere effettivi i provvedimenti di espulsione. Nello studio presentato a ottobre 2015 (fra-2015-alternatives-to-detention-compilation-key-materials-1_en), l’Agenzia impone un totale rispetto dell’articolo 5 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo che assicura il diritto alla libertà personale, permettendo limitazioni in casi eccezionali. D’altra parte, lo stesso articolo 8 della direttiva 2013/33 recante norme relative all’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, limita il trattenimento e ne dispone l’applicazione solo  in casi eccezionali. Nella stessa direzione, l’articolo 15 della 2008/115 sulle norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare prevede che, salvo nell’ipotesi in cui possano “essere efficacemente applicate altre misure sufficienti ma meno coercitive, gli Stati membri possono trattenere il cittadino di un paese terzo sottoposto a procedure di rimpatrio soltanto per preparare il rimpatrio e/o effettuare l’allontanamento”, in particolare in determinate situazioni elencate nella direttiva. Pertanto, anche alla luce della posizione Ue, l’Agenzia chiede l’applicazione di misure non coercitive e alternative, come l’obbligo di consegna del passaporto e di altri documenti di viaggio, l’obbligo di residenza in una determinata area geografica, il monitoraggio elettronico, la presenza in strutture alternative e l’obbligo di presentarsi con regolarità dinanzi alle forze dell’ordine. In via generale, tenendo conto delle situazioni concrete in cui versano i migranti, l’Agenzia non ritiene che possa funzionare il  rilascio su cauzione poiché i migranti non hanno mezzi finanziari.

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