Una piaga in continua crescita. Alla ricerca di nuovi strumenti per fronteggiare l’incremento dei casi di sottrazione internazionale dei minori, la Conferenza dell’Aja di diritto internazionale privato ha diffuso, nei giorni scorsi, una guida sulle buone prassi utilizzabili per provare a risolvere i casi di sottrazione senza il ricorso alla via giudiziaria. Nella Guida (guide28mediation_en), che si sofferma anche su esempi pratici, è evidenziata l’importanza di questo strumento che può consentire una soluzione rapida nei casi di sottrazione internazionale regolati dalla Convenzione dell’Aja sugli aspetti civili della sottrazione internazionale dei minori del 25 ottobre 1980. Utile – si sottolinea nella Guida – un elenco di mediatori specializzati nel settore con una supervisione dell’Autorità centrale designata dagli Stati e con un ruolo di primo piano affidato agli avvocati specializzati. Nei casi di sottrazione internazionale, la mediazione deve essere incentrata sull’interesse superiore del minore del quale deve essere acquisita l’opinione tenendo conto dell’età e del grado di maturità del minore sottratto.
La Guida si propone di migliorare l’attuazione dell’articolo 7 della Convenzione che punta alla consegna volontaria del minore agevolando una composizione amichevole della questione.
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