Meccanismo d’inchiesta per l’uso di armi chimiche in Siria

Un meccanismo d’inchiesta congiunto tra Nazioni Unite e Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche. Lo prevede la risoluzione n. 2235 del Consiglio di sicurezza adottata all’unanimità il 7 agosto 2015 (N1524888). L’obiettivo è identificare individui, gruppi, Governi o entità che organizzano e sponsorizzano l’uso delle armi chimiche in Siria. La risoluzione prevede l’adozione di misure in base al capitolo VII della Carta secondo la risoluzione n. 2118. Gli attacchi in Siria e l’utilizzo delle armi chimiche, infatti, malgrado i controlli e i deboli interventi Onu, sono continuati e appare necessario individuare i responsabili. Di qui la decisione di istituire, entro 20 giorni, con la negoziazione tra il Direttore generale dell’Organizzazione per le armi chimiche, già impegnata nell’attività di eliminazione delle armi chimiche (https://www.opcw.org/special-sections/syria/) e il Segretario generale dell’Onu, un Comitato di inchiesta il cui mandato durerà un anno, con possibilità di proroga. Tutto si ferma qui perché la risoluzione non prevede alcun meccanismo per l’accertamento della responsabilità penale individuale. Intanto, i crimini contro la popolazione continuano (Press Release)

Si vedano i post http://www.marinacastellaneta.it/blog/dopo-una-paralisi-di-due-anni-il-consiglio-di-sicurezza-interviene-sulla-siria.htmlhttp://www.marinacastellaneta.it/blog/siria-fallimento-della-comunita-internazionale-lonu-non-trova-strade-per-la-soluzione-della-crisi.html

Nessun commento

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *