I cambiamenti nella società impongono una rivisitazione di aspetti giuridici legati a materie sensibili. In questa direzione, la Commissione internazionale di stato civile ha divulgato, nei giorni scorsi, uno studio sulla maternità surrogata (MaternitesSubstitution7.2.2014) e i problemi giuridici legati a questa pratica, analizzando la situazione legislativa in 13 Stati (Germania, Belgio, Spagna, Francia, Grecia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Svizzera e Turchia).
Tra le questioni in primo piano e di maggiore rilievo le problematiche legate al riconoscimento internazionale degli atti di stato civile e delle sentenze straniere. Da un lato infatti, vi sono le norme interne che spesso consentono di bloccare il riconoscimento di provvedimenti che riconoscono la maternità alla madre committente e non a quella biologica, attraverso il ricorso al limite dell’ordine pubblico, dall’altro lato, però, le esigenze di salvaguardare l’interesse superiore del minore.
Sulla materia in esame, anche il Parlamento europeo ha diffuso uno studio (http://www.marinacastellaneta.it/blog/maternita-surrogata-uno-studio-del-parlamento-europeo.html) così come ha fatto la Conferenza dell’Aja di diritto internazionale privato (http://www.marinacastellaneta.it/blog/sugli-accordi-internazionali-di-maternita-surrogata-necessario-individuare-regole-condivise.html).
Si veda, sulle problematiche derivanti dalla nascita di un bambino all’estero attraverso il ricorso alla maternità surrogata da parte di una cittadina italiana, la pronuncia della corte di appello di Bari del 2009, confermata in Cassazione, con commento (commento maternità surrogata).
zil
febbraio 25, 2014Bellissimo dossier sui papà nell’ultimo numero di Focus… Ve lo consiglio…