Maternità surrogata all’estero senza reato. Si alla trascrizione dell’atto di nascita

La richiesta di trascrizione di un atto di nascita del figlio nato da maternità surrogata all’estero non prova la sussistenza del dolo generico necessario per poter contestare il delitto di alterazione di stato civile. Bene hanno fatto i giudici di primo e secondo grado a escludere la colpevolezza di una coppia che aveva fatto ricorso alla pratica dell’utero in affitto in Ucraina e poi chiesto la trascrizione dell’atto di nascita in Italia. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, sesta sezione penale, con la sentenza n. 48696/16 depositata il 17 novembre (48696) con la quale la Suprema Corte ha respinto il ricorso del Procuratore generale presso la Corte di appello di Trieste che aveva impugnato la pronuncia dei giudici di secondo grado. La Corte di appello aveva assolto, perché il fatto non costituisce reato, una coppia che si era avvalsa della maternità surrogata in Ucraina ritenendo che non era stata fornita la prova certa dell’elemento soggettivo del reato di alterazione di stato contestato agli imputati. I due coniugi, tra l’altro, avevano agito in buona fede ritenendo di essere legittimati ad avviare le procedure di trascrizione in Italia dei certificati di nascita. La Cassazione ricorda anche le modifiche dovute  alla sentenza della Corte costituzionale n. 162/2014, con la conseguenza che nell’ordinamento italiano è riconosciuta la genitorialità biologica e legale. Senza dimenticare – osserva la Cassazione – il ruolo della Corte europea dei diritti dell’uomo con le sentenze Mennesson contro Francia e Labassee contro Francia (si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/status-familiari-claudicanti-freno-alloperativita-del-limite-dellordine-pubblico.html). Riguardo al problema della trascrizione, la Suprema Corte ha precisato che se è vero che l’articolo 65 della legge n. 218/95 subordina la trascrizione in Italia di atti stranieri alla non contrarietà all’ordine pubblico, è anche vero che si sono avuti importanti cambiamenti sia grazie ad alcune pronunce della stessa di Cassazione sia della Corte europea. Inoltre, per la Suprema Corte, il certificato di nascita dei bambini nati in Ucraina era perfettamente legittimo in base alla lex loci.

Si vedano i post http://www.marinacastellaneta.it/blog/si-alla-trascrizione-dellatto-di-nascita-del-bimbo-nato-da-maternita-surrogata-allestero-lo-dice-la-cassazione-francese.html e http://www.marinacastellaneta.it/blog/escluso-il-reato-per-chi-ricorre-alla-maternita-surrogata-allestero-se-li-non-e-illecita.html

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