Un cambiamento di posizione dell’Australia che spiana la strada alla soluzione di una complessa controversia tra Timor est e Australia sulla determinazione delle frontiere marittime. Il Governo di Timor est, l’Australia e la Commissione di conciliazione istituita in base all’allegato V della Convenzione sul diritto del mare del 1982, il 9 gennaio hanno adottato una dichiarazione congiunta (n. 2016-10, 20170109-Trilateral-Joint-Statement) con la quale si dà atto del recesso di Timor dall’accordo su “Certain Maritime Arragement in the Timor Sea” (CMATS), adottato nel 2006. L’Australia consente, così, a Timor di far valere in modo effettivo la propria volontà di recesso dall’accordo, alla quale in passato il Governo australiano si era sempre opposto. Le parti hanno anche concordato, dopo anni di rapporti difficili, con accuse di spionaggio e di raggiri nella fase di negoziazione del Trattato del 2006, di iniziare le trattative per l’adozione di un testo sulle frontiere marittime.
Va ricordato che Timor ha avviato il 15 settembre 2015 un procedimento contro l’Australia dinanzi alla Corte permanente di arbitrato (2015-42) e che di una controversia tra i due Paesi si è occupata anche la Corte internazionale di giustizia alla quale si era rivolta Timor che il 12 giugno 2015 ha chiesto la cancellazione della causa dal ruolo.
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