Mandato di arresto europeo più in linea con la tutela dei diritti fondamentali

Il mandato di arresto europeo è certo un successo nell’ambito della cooperazione giudiziaria penale, ma è necessaria una rivisitazione della normativa anche per adeguarla con maggiore concretezza alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Lo ha chiesto il Parlamento europeo nella risoluzione approvata il 27 febbraio recante raccomandazioni alla Commissione sul riesame del mandato d’arresto europeo (MAE). Gli eurodeputati hanno posto l’accento su alcune lacune dovute all’imprecisione nell’elenco dei reati, nonché a problemi applicativi legati all’uso sproporzionato del mandato di arresto europeo per reati minori per i quali potrebbero essere usate misure meno invasive. Non manca, poi, un uso eccessivo della custodia cautelare e l’assenza di norme sugli obblighi di risarcimento in caso di errori giudiziari. Di conseguenza, il Parlamento ha allegato alcune raccomandazioni che dovrebbero essere seguite dalla Commissione nella proposta di rivisitazione della normativa.

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