Favorire la libera circolazione dei documenti pubblici tra i Paesi Ue e assicurare il riconoscimento delle situazioni di stato civile. La Commissione europea si prepara ad abbattere nuove frontiere e lo fa con l’apertura di una consultazione pubblica che permetterà di individuare con quali modalità è possibile agevolare la libera circolazione dei documenti per eliminare ogni ostacolo alla circolazione dei cittadini Ue (http://ec.europa.eu/justice/policies/civil/docs/com_2010_747_en.pdf). Troppo spesso, infatti, precisa la Commissione nel suo documento strategico, le autorità nazionali richiedono documenti amministrativi che non esistono in altri Stati membri o, in molte occasioni, il pagamento di una tassa per far riconoscere l’autenticità di documenti emessi in un altro Paese membro. E’ quindi fondamentale – osserva Bruxelles – che i documenti pubblici, come diplomi, atti di proprietà e certificati di cittadinanza circolino liberamente «e che gli atti di stato civile che certificano gli eventi della vita (nascita, adozione, matrimonio o morte) siano riconosciuti».
La consultazione è aperta fino al 30 aprile 2011 (http://ec.europa.eu/justice/news/consulting_public/news_consulting_0008_en.htm)
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