L’Unione europea c’è e si rafforza. Lo dice Barroso nel primo rapporto sullo stato dell’Unione

Un’ondata di ottimismo. Con toni entusiastici, forse non condivisi da tutti i Governi anche per il mancato riferimento ai fallimenti dell’Europa primo tra tutti il caso Grecia, il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha presentato il suo discorso sullo stato dell’Unione 2010 (SPEECH-10-411_IT): la crisi economica, a dire di Barroso, è stata fronteggiata bene dall’Europa che ha adottato nuove misure di governance ed è riuscita a ripartire. Anche la disoccupazione può essere arginata tanto più che vi sono 4 milioni di posti vacanti sul territorio Ue. C’è ancora molto da fare, però, soprattutto sul piano del rafforzamento del mercato interno. Nel prossimo mese, anticipa il presidente, saranno adottate nuove regole sul Mercato interno che terranno conto del rapporto Monti. Intanto però gli Stati devono cooperare per raggiungere un accordo sul brevetto Ue e contribuire a eliminare costi troppo alti rispetto ai concorrenti d’oltreoceano.

Sul fronte dello spazio giudiziario europeo, Barroso suona musica per le orecchie dei Governi e punta a un rafforzamento degli strumenti per presidiare le frontiere esterne.

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