Discriminazioni, persecuzioni, esclusione totale dalla vita della comunità. E’ quanto subiscono le minoranze di apolidi ovunque nel mondo. Lo denuncia l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) Filippo Grandi nel rapporto “This is our home: stateless minorities and their search for citizenship” (apolidi). Il documento, inquadrata la questione nel contesto internazionale, focalizza l’attenzione su Madagascar, ex Repubblica Iugoslava di Macedonia e Kenya. Il rapporto è basato sulla raccolta di esperienze precedenti alla fuga dei Rohingya dal Myanmar al Bangladesh che, quindi, non è al centro dello studio.
Gli Stati – si legge nel rapporto – sono tenuti ad assicurare i diritti basilari agli apolidi mentre la realtà mostra un quadro in cui queste minoranze sono privati della libertà di circolazione, dell’accesso ai servizi e del diritto di voto. L’UNHCR richiama gli Stati ad applicare il “Global Action Plan to End Statelessness” e ad assicurare che i bambini ottengano la cittadinanza del luogo in cui sono nati se, in caso contrario, risultassero privi di cittadinanza.
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