Un rapporto che mostra in modo chiaro le gravi commissioni di crimini contro l’umanità nel Sud Sudan, ormai alle soglie di un conflitto etnico, forse simile a quello del Ruanda. Lo hanno adottato le Nazioni Unite l’8 maggio (UNMISS Conflict in South Sudan – A Human Rights Report). Non c’è pace per questa regione: malgrado la costituzione non troppo lontana del nuovo Stato continuano le atrocità su larga scala, con crimini contro l’umanità, sparizioni forzate, stupri, uccisioni arbitrarie, attacchi a chiese, ospedali e sedi di organizzazioni internazionali. Con entrambe le parti in conflitto, i fedeli del Presidente Kiir che afferiscono all’etnia Dinka e dell’ex vicepresidente Machar, dei Nuer che hanno come target la popolazione civile.
In pratica, si sottolinea nel rapporto condotto sulla base dell’attività svolta dalla Missione delle Nazioni Unite in Sud Sudam (UNMISS operativa dal 13 dicembre 2013), è ormai in corso un conflitto interno che coinvolge, per l’efferatezza dei crimini, entrambe le parti. Con un’impunità assicurata per tutti i colpevoli.
Il 9 maggio le due parti hanno firmato un accordo ad Addis Abeba che dà il via anche a una tregua. Resta da vedere se funzionerà agreement_to_resolve_the_crisis_in_south_sudan
Si veda il post del 9 luglio 2011 http://www.marinacastellaneta.it/blog/nasce-un-nuovo-stato-il-sudan-del-sud.html
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