In tempi rapidi, l’Italia ha ratificato e dato esecuzione, con la legge 15 gennaio 2021 n. 4, alla Convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro n. 190 sull’eliminazione della violenza e delle molestie sul luogo di lavoro, adottata a Ginevra il 21 giugno 2019. Il Trattato, ratificato per ora solo da Fiji, Namibia, Uruguay, entrerà in vigore sul piano internazionale il 25 giugno 2021, tenendo conto che è necessaria la ratifica di due soli Stati (ratifica). Per l’Italia l’entrata in vigore avverrà dopo 12 mesi dalla registrazione dello strumento di ratifica. Il testo dell’Accordo internazionale è stato adottato dopo un processo negoziale iniziato nel 2015 (qui per ulteriori approfondimenti https://www.ilo.org).
La Convenzione tutela tutte le lavoratrici e i lavoratori, anche al di fuori del contesto fisico tradizionale del luogo di lavoro, proprio tenendo conto dei cambiamenti delle modalità di svolgimento delle attività lavorative. Inoltre, il testo include una definizione molto ampia di violenza e molestia che riguarda anche comportamenti e pratiche che provocano o mirano a provocare danni fisici, psicologici, sessuali o economici. E’ così inclusa la molestia fisica, ma anche verbale, nonché il mobbing e lo stalking. Inoltre, nell’ambito di applicazione, sono inclusi anche i volontari e coloro che svolgono un periodo di formazione, tirocinio e apprendistato, nonché chi è alla ricerca di un lavoro. Agli Stati è richiesta l’adozione non solo di misure punitive, ma anche preventive, con l’esistenza, quindi, di obblighi positivi in questa direzione. Il Trattato si basa su tre pilastri: protezione e prevenzione, verifica dell’applicazione e dei meccanismi di ricorso e di risarcimento, orientamento, formazione e sensibilizzazione. La Convenzione è accompagnata dalla raccomandazione sulla violenza e sulle molestie (R206, Raccomandazione).
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