L’Italia migliora l’attuazione degli atti Ue

Diminuisce il volume delle procedure d’infrazione a carico dell’Italia. E’ quanto risulta dalla Relazione annuale sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea relativa al 2009, adottata il 23 luglio 2010 dal Dipartimento delle politiche comunitarie della Presidenza del Consiglio dei Ministri in base alla legge n. 11/2005 (http://www.politichecomunitarie.it/attivita/17389/relazione-annuale-2009). Oltre a passare in rassegna le novità più significative e lo stato di recepimento degli atti Ue sul piano interno, la relazione evidenzia una lenta, ma costante diminuzione delle procedure contro l’Italia A febbraio 2009 le procedure erano 164, scese a 155 a giugno e a 153 al 31 dicembre 2009. Preoccupa, però, che molte procedure si trovino in una fase già avanzata con il rischio di nuove condanne all’Italia. Il numero più alto di procedure riguarda l’ambiente (35), seguito dal settore fiscalità e dogane (27), dalle azioni nel campo della salute (14), del lavoro e degli affari sociali (13), dalla libera circolazione delle merci (11) e dalla libera prestazione dei servizi e stabilimento (9). Seguono poi gli altri.

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