Spetta al Presidente del Tribunale internazionale sul diritto del mare fissare il giorno dell’udienza per decidere sulla concessione delle misure cautelari richieste dall’Italia a tutela dei due ufficiali del Battaglione San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, sotto processo in India. L’Italia, con grave ritardo, dopo ben tre anni dai fatti, ha deciso di avvalersi del sistema arbitrale previsto dalla Convenzione di Montego Bay sul diritto del mare del 1982 ratificata, tra gli altri, dall’Italia e dall’India e ha notificato, il 26 giugno, al Governo indiano la sottoposizione della controversia a un organo arbitrale, secondo quanto previsto dall’allegato VII del Trattato (http://www.esteri.it/mae/it/sala_stampa/archivionotizie/comunicati/2015/06/caso-fucilieri-latorre-e-girone.html). Di conseguenza, il 21 luglio, in base all’articolo 290, par. 5 della Convenzione, il Governo italiano ha anche presentato la richiesta di misure provvisorie (IPR_232_EN). In attesa della costituzione del tribunale arbitrale, la norma indicata consente a ogni parte di richiedere l’adozione di misure cautelari sulle quali è chiamato a pronunciarsi, entro due settimane, il Tribunale internazionale del diritto del mare. Le parti sono tenute a conformarsi, “senza indugio”, alle misure cautelari adottate.
In particolare, l’Italia chiede al Tribunale di impedire che l’India adotti misure giudiziarie o amministrative nei confronti dei militari italiani e che cessi dall’esercitare ogni forma di giurisdizione con riguardo alla vicenda Enrica Lexie. Inoltre, l’India, secondo la richiesta italiana, dovrebbe ritirare ogni forma di restrizione alla libertà di movimento dei due militari consentendo a Girone di rientrare in Italia e a Latorre di rimanere in patria, dove già si trova per motivi di salute.
Si vedano i post http://www.marinacastellaneta.it/blog/accordo-tra-italia-e-india-sul-trasferimento-delle-persone-condannate.html e http://www.marinacastellaneta.it/blog/i-militari-italiani-restano-in-india-lo-ha-deciso-la-corte-suprema-indiana.html
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