Nessuna violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo da parte dell’Italia durante gli incidenti del G8 di Genova nel corso dei quali era morto un dimostrante, Carlo Giuliani. Per la Grande camera, che si è pronunciata oggi (ricorso n. 23458/02, http://cmiskp.echr.coe.int/tkp197/view.asp?action=html&documentId=883450&portal=hbkm&source=externalbydocnumber&table=F69A27FD8FB86142BF01C1166DEA398649), l’Italia non ha violato l’articolo 2 della Convenzione che riconosce il diritto alla vita. La vicenda è arrivata a Strasburgo su ricorso del padre, della madre e della sorella di Carlo Giuliani che nel corso delle violente manifestazioni dei no-global durante il G8 di Genova del 2001 era stato colpito da un proiettile esploso da un carabiniere. Per i familiari della vittima la sua morte era stata causata da un uso eccessivo della forza e dall’incapacità delle autorità italiane di mantenere l’ordine. Senza dimenticare, secondo i familiari, l’assenza di adeguate indagini relative alla morte del giovane. Una visione non condivisa dalla Grande Camera che ha assolto l’Italia su tutta la linea. La Camera, invece, con sentenza del 25 agosto 2009, aveva ritenuto che l’Italia avesse, almeno in parte, violato l’articolo 2 poiché non aveva messo in atto tutte le misure necessarie per garantire il pieno rispetto del diritto alla vita. La Camera, invece, aveva respinto gli altri motivi di doglianza, non ritenendo che vi fosse stato un uso eccessivo del ricorso alla forza.
Anche la Grande Camera ha escluso che da parte dei carabinieri vi fosse stato un uso eccessivo della forza. Il carabiniere che aveva sparato, infatti, lo aveva fatto perché aveva ritenuto di essere in grave pericolo proprio a causa della violenza degli attacchi dei no global. Inoltre, il carabiniere aveva cercato di bloccare gli scontri in altro modo e aveva fatto ricorso alla forza solo dopo che ogni altro tentativo era fallito. Per la Corte di Strasburgo, quindi, in queste circostanze l’uso delle armi era legittimo e necessario. Esclusa, poi, anche la violazione dell’Italia accusata di non aver condotto indagini adeguate ed effettive sulla morte di Giuliani.
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