Leale cooperazione nell’adozione dei testi legislativi in uno studio del Parlamento europeo

È stato pubblicato uno studio sulle procedure legislative speciali previste nei Trattati UE, con particolare riguardo al ruolo del Parlamento e del Consiglio, commissionato dal Dipartimento sui diritti dei cittadini e sugli affari costituzionali del Parlamento europeo e scritto da Röbert Bottner, dell’Università di Erfurt, Germania (PE 738.331, EP Study). La cooperazione tra queste due istituzioni è essenziale per arrivare all’adozione degli atti e, quindi, è necessario approfondire le procedure di approvazione con attenzione alle regole per le elezioni europee, il diritto di inchiesta del Parlamento, le regole di composizione del Parlamento e l’approvazione dei quadri finanziari pluriennali. Dalla prassi – scrive l’autore dello studio – risulta che se in diversi casi vi è stata una leale cooperazione tra Parlamento e Consiglio, in taluni casi quest’ultimo non si è impegnato per arrivare a un compromesso in quanto già in disaccordo con il progetto iniziale discusso dal Parlamento. È anche vero, però, che nei casi delle procedure legislative speciali, il Consiglio è tenuto a deliberare all’unanimità e questo può rendere più difficile trovare un’intesa con il Parlamento. Nello studio sono esaminati i possibili rimedi per evitare un blocco alla procedura legislativa, anche ricorrendo a tecniche legislative come la revisione e le clausole di decadenza. Le istituzioni, inoltre, potrebbero “sfruttare il potenziale ancora inutilizzato degli attuali Trattati e lavorare per attivare le cosiddette clausole passerella” sul cui utilizzo sembra esserci un orientamento positivo emerso dalla Conferenza sul Futuro dell’Europa. Altra possibilità, la cooperazione rafforzata disciplinata dal titolo IV del Trattato sull’Unione europea (articolo 20).

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