Bocciata la proposta di risoluzione presentata dagli Stati Uniti all’Assemblea generale dell’Onu che puntava a condannare il movimento palestinese Hamas per aver incitato alla violenza e lanciato missili su Israele, mettendo in pericolo la popolazione israeliana (GA). Chiarito in via preliminare che per l’approvazione era necessario il voto dei 2/3, rendendo così più difficile il via libera alla risoluzione, l’Assemblea generale, il 6 dicembre, si è espressa con 86 voti a favore, 57 contrari e 33 astenuti, non adottando, malgrado il numero più alto di voti favorevoli, la risoluzione intitolata “Activities of Hamas and other militant groups in Gaza”, fortemente voluta dall’amministrazione Usa. Il Kuwait, a nome dei Paesi arabi, aveva chiesto invece agli Stati di votare contro il progetto di risoluzione che avrebbe portato a un allontanamento rispetto all’approfondimento delle cause del conflitto.
E’ stata invece approvata la risoluzione “Comprehensive, just and lasting peace in the Middle East” che, in realtà, si limita a ripetere quanto già affermato in altre risoluzioni, senza nessun passo avanti nel percorso di pace (GA).
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