L’Agenzia UE dei diritti fondamentali chiede modifiche alle regole sull’istituzione della Procura europea

L’Agenzia europea dei diritti fondamentali, il 4 febbraio 2014 (fra-2014-opinion-european-public-prosecutors-office_en), ha adottato un parere sulla proposta di regolamento che istituisce l’ufficio del procuratore europeo (COM(2013)534 regulation_eppo_en). Alcuni aspetti non convincono l’Agenzia che richiede l’individuazione di criteri e parametri più precisi per stabilire la priorità del Procuratore europeo rispetto alle autorità nazionali, anche al fine di evitare ogni forma di arbitrarietà. Inoltre, è necessario – osserva l’Agenzia – un rafforzamento dei diritti di difesa con la previsione di precise misure di salvaguardia per gli indagati e un richiamo più ampio alla Carta dei diritti fondamentali. In particolare, ad avviso dell’Agenzia, il richiamo deve essere non selettivo così come devono essere forniti chiarimenti precisi ai tribunali nazionali per assicurare che l’applicazione degli standard sui diritti fondamentali sia conforme alla Carta. Non mancano critiche sul piano della garanzia dell’indipendenza del Procuratore e sul limitato ruolo della Corte di giustizia dell’Unione europea imposto dall’articolo 36 della proposta di regolamento, norma che deve essere riconsiderata per evitare violazioni dell’articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali.

Intanto la proposta va avanti dinanzi al Parlamento europeo: la Commissione affari giuridici (JURI) ha approvato il testo con 19 voti favorevoli e 4 contrari.

Si veda per la proposta di regolamento il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/procuratore-europeo-presentata-la-proposta-della-commissione.html

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