La Corte di cassazione precisa i parametri per delineare la nozione di ordine pubblico

Le sentenze straniere che riconoscono un debito di gioco possono essere eseguite in Italia senza incontrare limiti all’efficacia dovuti all’ordine pubblico. Lo ha precisato la Corte di Cassazione, prima sezione civile (sentenza n. 1163/13, delibazione), investita di un ricorso di una società la quale aveva chiesto alla Corte di appello di Roma di delibare una sentenza proveniente dai giudici delle Bahamas che riconosceva un credito della ricorrente dovuto da un debitore che aveva contratto un debito sui tavoli da gioco. Il debitore si era opposto alla richiesta invocando il limite dell’ordine pubblico. La Corte di appello di Roma gli aveva dato ragione. Di diverso avviso la Cassazione che ha annullato la pronuncia e rimesso gli atti ai giudici di merito. Per la Suprema Corte, la nozione di ordine pubblico va delineata tenendo conto dei parametri di conformità e i “principi corrispondenti ad esigenze comuni ai diversi ordinamenti statali”. Inoltre, come risulta dalle pronunce della Corte di giustizia dell’Unione europea, non esiste più un disfavore nei confronti del gioco d’azzardo a meno che non vi siano rischi di infiltrazioni criminali. Inapplicabile, quindi, il limite dell’ordine pubblico e giusto garantire l’efficacia della pronuncia straniera.

Si veda il post del 12 ottobre 2012 http://www.marinacastellaneta.it/nessun-limite-al-riconoscimento-di-una-sentenza-straniera-che-condanna-al-pagamento-dei-debiti-attintenti-al-gioco-dazzardo.html

Nessun commento

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *