La Corte di Cassazione interviene su potestà sovrana e trattati Ue

È arrivato fino alla Cassazione il ricorso di una donna che aveva citato in giudizio la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’interno e quello degli esteri in quanto sosteneva che era stato violato il “diritto plurisoggettivo alla sovranità” perché l’Italia aveva ratificato il Trattato di Maastricht e ceduto la sovranità monetaria ed economica in violazione dei principi costituzionali. Per la ricorrente, in questo modo, era stato causato un danno non patrimoniale ad ogni cittadino ed era stato violato finanche il diritto di voto strettamente collegato alla sovranità popolare. Il Tribunale prima e la Corte di appello di Genova poi avevano respinto il ricorso. Così ha fatto la Cassazione, prima sezione civile, con ordinanza n. 14710 depositata il 27 maggio (14710), che ha dichiarato il difetto assoluto di giurisdizione tenendo conto che sussiste l’impossibilità di esercitare la potestà giurisdizionale nel caso di “invasione della sfera attributiva di altri poteri dello Stato o di altri ordinamenti dotati di autonomia, in controversie direttamente involgenti attribuzione pubbliche di questo, come tali neppure astrattamente suscettibili di dar luogo a un intervento del giudice”. La Cassazione, inoltre, ritiene che non vi era alcuna specifica situazione soggettiva di cui la ricorrente potesse rivendicare la violazione così come non vi era una lesione del diritto personale al voto. Di conseguenza, la Cassazione ha dichiarato il difetto assoluto di giurisdizione.

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