E’ arrivato sul tavolo della Commissione esteri il disegno di legge n. 5434 (XVI LEGISLATURA) relativo alla ratifica ed esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite sulle immunità giurisdizionali degli Stati e dei loro beni, fatta a New York il 2 dicembre 2004. Il relatore Mario Barbi ha sottolineato che la ratifica dovrebbe servire anche ad evitare situazioni come quella che provocato la sentenza della Corte internazionale di giustizia del 3 febbraio 2012 con la quale la Corte ha ritenuto che l’Italia avesse violato la regola internazionale in materia di immunità dalla giurisdizione perché gli organi giurisdizionali avevano consentito che le vittime di deportazioni durante la seconda guerra mondiale potessero ricorrere in sede giurisdizionale contro la Germania. Per il relatore, «la disposizione dell’articolo 3 del disegno di legge di ratifica serve ad evitare situazioni incresciose come quelle createsi con il contenzioso dinanzi alla Corte dell’Aja». Inoltre, prosegue il relatore, l’intervento legislativo è necessario «alla luce dell’interpretazione che la stessa Corte internazionale dà dell’articolo 59 del proprio Statuto, tale cioè da comprendere, nelle condotte esecutive del decisum internazionale che lo Stato soccombente è tenuto ad adottare, anche quelle volte a privare di effetti i provvedimenti giurisdizionali nazionali, pur divenuti irrevocabili, pronunciati rispetto a condotte coperte dall’immunità statale dalla giurisdizione civile».
Si vedano i post del 21 giugno 2010 http://www.marinacastellaneta.it/convertito-il-decreto-legge-sullimmunita-di-stati-esteri-dalla-giurisdizione-italiana.html e del 3 febbraio 2012 http://www.marinacastellaneta.it/litalia-sconfitta-allaja.html.
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