La Commissione Ue pubblica lo scoreboard sulla giustizia negli Stati membri

La Commissione europea ha presentato, il 9 marzo, il nuovo quadro di valutazione UE della giustizia per promuovere la qualità, l’indipendenza e l’efficienza dei sistemi giudiziari nell’Unione (justice_scoreboard_2015_en). Un’analisi che, seppure utile per individuare i trends nei diversi Stati Ue nel funzionamento della giustizia, non convince del tutto considerando che alcuni Stati non hanno fornito dati e che le statistiche costruite dalla Commissione in taluni casi riprendono il rapporto del CEPEJ (Commissione europea per l’efficienza della giustizia, del Consiglio d’Europa), in altri casi i dati di Eurostat e in altri ancora quelli del World Economic Forum. Il quadro della lunghezza dei processi in materia civile e commerciale è allarmante in Italia che è al terz’ultimo posto. Peggio dell’Italia fanno solo Malta e Cipro. Sulla base, poi, di uno studio del World Ecomic Forum l’Italia si trova nella parte bassa della classifica riguardo alla percezione dei cittadini in ordine all’indipendenza dei giudici, con un peggioramento nel biennio 2013-2014 (3,5) rispetto al 2010-2012 (3,8). La Finlandia conquista il podio con un indice del 6,5.

Lo studio contiene dati interessanti sulle decisioni delle autorità nazionali antitrust chiamate ad applicare gli articoli 101 e 102 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, con l’Italia che vede un miglioramento nei tempi di decisione nel 2013 rispetto al 2012. Dai dati Eurostat risulta, poi, un taglio di budget non solo rispetto al 2011 ma anche al 2010.

Tra i dati positivi comuni agli Stati membri, quelli relativi al potenziamento delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei tribunali, anche se sussistono ancora carenze in alcuni Stati. Per quanto riguarda la presenza delle donne, “maggiore è il grado del giudizio, – scrive la Commissione – minore è la percentuale dei giudici donna”.

Si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/da-bruxelles-scoreboard-2014-sulla-giustizia-molti-dati-pero-risalgono-al-2012.html.

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